Le prime quattro sale raccontano l’arte in Valsesia dal Quattrocento al Cinquecento.
Le opere più antiche documentano le influenze d’oltralpe filtrate in Alta Valsesia attraverso i Walser e il radicamento della cultura lombarda nella bassa Valle.
La fondazione del Sacro Monte imprime una nuova modernità: da qui provengono sculture e affreschi che testimoniano le origini del cantiere.
Al Sacro Monte muove i primi passi Gaudenzio Ferrari, che lascia a Varallo capolavori come il tramezzo di Santa Maria delle Grazie e le cappelle della Crocifissione e dell’Arrivo dei Magi. Il museo conserva affreschi e tavole degli anni giovanili dell’artista.
Da Gaudenzio Ferrari si passa ai suoi allievi, Bernardino Lanino e Fermo Stella da Caravaggio, che ne mantengono viva l’eredità sul territorio. Tra le opere troviamo pitture provenienti da antiche cappelle del Sacro Monte andate distrutte.