Costanza, 10 giugno 1025.
L’imperatore e re di Germania Corrado II il Salico sigla un diploma su pergamena con il quale dona al vescovo di Novara Pietro III numerosi beni fondiari che appartengono ai Conti di Pombia.
Tra questi, tre località della Valsesia medievale: l’alpe di Otro, oggi nel territorio di Alagna, il «ponte de Varade», antico nome di Varallo,
e la rocca di Uberto presso l’odierna Roccapietra.
Con questo documento ufficiale dello Stato sovrano, in cui compaiono tutti i poteri e le autorità del territorio, la Valsesia fa il suo ingresso nella storia, proiettata in una grande rete internazionale di rapporti vassallatici e conflitti tra feudalità laica ed ecclesiastica.