Gli spazi dedicati alle collezioni di Ottocento e primo Novecento ospitano ritratti, paesaggi, scene di genere e sculture in gesso che raccontano un secolo di arte e di formazione in Valsesia.
Giuseppe Mazzola e Giovanni Avondo, ultimi eredi della tradizione decorativa settecentesca, gli scultori Giacomo Ginotti e Casimiro Debiaggi, i pittori Camillo Verno e Pier Celestino Gilardi, Giulio Arienta ed Emilio Contini, entrambi protagonisti della storia della Pinacoteca.
I numerosi artisti in collezione, originari del territorio con alcune eccezioni tra cui Pellizza da Volpedo, i paesaggisti Antonio Fontanesi e Lorenzo Delleani e lo scultore Abbondio Sangiorgio, sono figure poliedriche che si muovono tra l’insegnamento e l’attività artistica, nutrendo i rapporti tra le Scuole d’arte varallesi e le grandi Accademie e impegnandosi attivamente nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico del territorio, dal Sacro Monte, alla Pinacoteca fino alla valle intera.