L’ottocento e il primo novecento
Tra Scuole d'arte e museo
19656
page-template,page-template-full_width,page-template-full_width-php,page,page-id-19656,bridge-core-3.0.1,qode-page-transition-enabled,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-theme-ver-28.6,qode-theme-bridge,wpb-js-composer js-comp-ver-6.7.0,vc_responsive

L’ottocento e il primo novecento

Tra Scuole d'arte e museo

Gli spazi dedicati alle collezioni di Ottocento e primo Novecento ospitano ritratti, paesaggi, scene di genere e sculture in gesso che raccontano un secolo di arte e di formazione in Valsesia.

 

Giuseppe Mazzola e Giovanni Avondo, ultimi eredi della tradizione decorativa settecentesca, gli scultori Giacomo Ginotti e Casimiro Debiaggi, i pittori Camillo Verno e Pier Celestino Gilardi, Giulio Arienta ed Emilio Contini, entrambi protagonisti della storia della Pinacoteca.

 

I numerosi artisti in collezione, originari del territorio con alcune eccezioni tra cui Pellizza da Volpedo, i paesaggisti Antonio Fontanesi e Lorenzo Delleani e lo scultore Abbondio Sangiorgio, sono figure poliedriche che si muovono tra l’insegnamento e l’attività artistica, nutrendo i rapporti tra le Scuole d’arte varallesi e le grandi Accademie e impegnandosi attivamente nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico del territorio, dal Sacro Monte, alla Pinacoteca fino alla valle intera.